Violentata 14enne fuori un pub. Le parole shock: “Ti voglio assaggiare!”

Nuovo atto di violenza. Una estate dolorosissima che ha visto consumarsi una violenza dopo l’altra. Oggi 14 anni aggredita da un uomo di 22 anni in piena Parma. 

Dopo i terribili e orribili fatti di Palermo, per fortuna, l’opinione pubblica ha tenuto concentrato il proprio focus sulla violenza di genere che dilaga senza sosta nel nostro paese. Sono fioccate infinite notizie e situazioni che, semplicemente, prima non facevano notizia e finalmente se ne è iniziato a parlare. Dopo Palermo, Firenze, Napoli e ora Parma. Come un albero di natale del dolore, ogni città sigla la propria presenza fra i casi di violenza. Per fortuna, in questo caso, le cose non sono andate oltre.

Parliamo di un caso di una giovanissima ragazza di 14 anni che è stata aggredita e molestata da un uomo di 22 anni. Non si parla di quella orribile logica di branco che ha segnato la vita della ragazza palermitana, cosa che forse ha salvato quest’ultima vittima. La ragazza era uscita con una sua amica in un pub, nella più tranquilla serenità di una serata di giovani, serena e spensierata.

Violenza a Parma: nuovo caso

La ragazza e l’uomo sembra si conoscessero da prima, conosciuti proprio nello stesso contesto serale tempo a dietro. La ragazza, nell’arco della serata, è uscita dal locale per fare due chiacchiere con quest’uomo. Al di fuori del locale l’uomo di 22 anni ha aggredito e molestata la giovane 14enne, dicendogli, dalle ricostruzioni “ti voglio assaggiare“. La ragazza è riuscita a scappare e a dare l’allarme e, così, a liberarsi prima che la situazione peggiorasse ulteriormente.

L’aggressore è stato arrestato la sera stessa dai carabinieri dopo che la ragazza ha dato l’allarme. Ora è in cella su richiesta della pm Paola Dal Monte. La gip Beatrice Purita ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.
Si conclude così l’ennesima vicenda di violenza nel nostro paese che ci ricorda, di nuovo, quanto non sia una situazione semplicemente da gestire, ma un’emergenza sociale che va assolutamente risolta.