Uno studio legale romano ha portato alle luce le presunte irregolarità. Il test di accesso alla facoltà di medicina potrebbe essere invalidato.
La facoltà di medicina da secoli probabilmente è la più rinomata ed ambita in campo accademico. Non solo per la complessità degli insegnamenti pratici e teorici, ma anche per la difficoltà di accesso alla facoltà stessa. Il percorso di studi richiede che gli studenti, futuri medici, vengano formati a dovere, con laboratori pratici e tirocini in ospedale. Ovviamente questo presuppone una cura maggiormente personalizzata dello studente. Di conseguenza il numero chiuso è sempre esistito. Non si può rischiare di avere troppi studenti e non riuscire a gestirne il corso di studi.
Anche nel periodo in cui il tema della presunta illeceità dei numeri chiusi alle facoltà era caldo, e sono state aperte le porte alle iscrizioni di tutti i corsi di studi, medicina ed architettura sono rimasti a numero chiuso. Così come hanno subito il meno possibile le oscillazioni delle varie riforme universitarie, rimanendo facoltà a ciclo unico. Proprio da questi presupposti, scoprire che a Roma, l’ingresso alla facoltà di medicina è falsato, sembra un atto davvero grave.
Lo studio legale che ha messo in luce le irregolarità
Sono iniziate ad arrivare diverse segnalazioni da parte di studenti che avevano vinto o meno il concorso per l’accesso alla facoltà di medicina. Uno studio legale romano, Leone – Fell, ha raccolto le testimonianze e montato il caso, che potrebbe arrivare ad invalidare le graduatorie per l’accesso alle facoltà di medicina – odontoiatria e veterinaria. Questo è un fatto molto grave, che viene ‘giocato’ sulla pelle degli studenti che vorrebbero diventare medici.
E come accade nella maggior parte dei casi, chi ha maggiori mezzi economici riesce ad entrare, chi ne ha di meno no. A quanto accertato da diverse testimonianze, sotto accusa ci sarebbero in primis i cosiddetti corsi di preparazione per entrare nelle facoltà a numero chiuso. A fronte del pagamento di qualche migliaio di euro, gli studenti si sarebbero potuti esercitare su una buona parte di quiz che poi avrebbero realmente incontrato durante la selezione concorsuale. Procedura assolutamente illegale.
Stesso meccanismo, ma con profitti decisamente minori, su dei gruppi Telegram – un social di comunicazione istantanea simile a WhatsApp -. Gli studenti avrebbero ‘venduto’ le domande di accesso alla facoltà di medicina per qualche decina di euro. Con la conseguenza che i risultati e le graduatorie sono falsate rispetto a quel ‘merito’ che dovrebbe essere il presupposto del percorso universitario, al punto che ad oggi il Ministero è stato ribattezzato Ministero dell’Istruzione e del merito. Ed invece no.
I quiz di medicina
Le prove di esame erano in due diverse tranche. Per entrare alla facoltà di medicina – veterinaria e odontoiatria si deve essere inseriti in una graduatoria di merito dove solo i migliori punteggi risultano vincitori. La scorsa sessione, valida per l’anno academico 2023 – 2024, si è articolata in due diversi appuntamenti: uno ad aprile ed uno a luglio. A quanto pare le domande di aprile erano le stesse di luglio. Per cui i partecipanti al secondo appello hanno potuto beneficiare di escamotage per conoscere ed imparare a memoria i quiz e le risposte giuste, senza dover studiare.