L’ex capitano storico della Roma non ha potuto dire addio ad uno degli allenatori più importanti della sua carriera: il cordoglio e i motivi dell’assenza.
La morte di Carlo Mazzone ha lasciato un vuoto nel mondo del calcio. Aveva compiuto da pochi mesi 86 anni, quando lo scorso 19 agosto è arrivata la notizia della sua scomparsa. Inserito nella Hall of fame del calcio italiano, Carletto, come era conosciuto da tutti, è stato anche colui che ha lanciato l’ex calciatore e capitano della Roma Francesco Totti.
Nei suoi anni passati ad allenare la squadra di calcio della Capitale, Carletto Mazzone ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei suoi tifosi. Romano di nascita ma ascolano di adozione, è proprio ad Ascoli Piceno che Mazzone è morto. Dopo nove anni trascorsi come calciatore, dove ha poi concluso la sua carriera, è anche lì che si è spento. Ma i suoi funerali sono stati sentiti soprattutto per la sua vita da allenatore.
I funerali di Carlo Mazzone: striscioni e corone di fiori
Cominciata nei primi anni ‘80 proprio ad Ascoli, la carriera di allenatore di Carlo Mazzone è stata corredata da una serie di squadre che lo hanno portato a detenere il record di panchine. Ben 38 anni in panchina senza mai staccare lo hanno reso così benvoluto da tutti i tifosi e i personaggi del mondo del calcio.
Gli anni passati a Brescia con Roberto Baggio e Andrea Pirlo, ma anche gli anni passati a Roma dove ha lanciato un giovane Francesco Totti gli hanno valso tutto l’affetto che ha ricevuto durante i suoi funerali. Anche se la bara era semplice, il saluto a lui riservato non lo è stato di certo. Migliaia di persone con striscioni, bandiere e sciarpe hanno voluto rendere omaggio per l’ultima volta allo storico allenatore con cori e lacrime.
La chiesa di San Francesco ad Ascoli, dove i funerali sono stati celebrati dal parroco amico della famiglia don Andrea Tanchi, era gremita di persone a lui care ma anche di volti noti del mondo calcistico. In prima fila la moglie Maria Pia, insieme ai figli Massimo e Sabrina, e i suoi nipoti che su Instagram hanno lasciato dei commoventi messaggi di addio al loro nonno. Per quanto venga ricordato come uno degli allenatori più importanti e amati d’Italia, Carletto Mazzone era anche devoto alla famiglia e l’amore dei suoi nipoti ne è un esempio.
Ma, come sempre, in queste occasioni in cui un personaggio così noto viene messo sotto i riflettori per l’ultima volta le polemiche non mancano. Tra gli esponenti del calcio mancava all’appello Francesco Totti, l’assenza più chiacchierata di tutte. Il motivo della sua mancata presenza, però, è stata presto chiarita dallo stesso ex calciatore giallorosso.
L’assenza di Totti ai funerali: il messaggio del calciatore
“Sei e sarai sempre nel mio cuore. Grazie per tutto quello che hai fatto per me.” Una semplice frase accompagnata da uno scatto che li ritrae insieme negli anni ‘90, quando Francesco Totti alla Roma era ancora un ‘ragazzetto’, come lo chiamava Carletto. Lo spiccato accento romano di Mazzone era infatti una delle sue caratteristiche più amate, così come lo era il suo carattere focoso e ironico. Ma ad essere ricordata è anche la sua devozione verso i calciatori e le squadre che ha allenato.
Proprio per il rapporto così stretto che legava Mazzone e Francesco Totti, in molti si sono chiesti come mai l’ex capitano della Roma non avesse presenziato ai funerali dell’allenatore. A spiegarne il motivo è lo stesso Totti, il quale al momento si trova in Africa. Il tour del continente con tappa prima in Sudafrica e poi a Madagascar non ha permesso all’ex calciatore di poter arrivare in tempo, seppur avesse voluto partire all’improvviso.
Ma la sua assenza è stata in qualche modo colmata con una corona di fiori giallorossi con impressa la scritta Totti 10, nome e numero di maglia del calciatore nei suoi anni di calcio giocato. Le polemiche e le critiche a Totti non sono mancate, ma non era l’unico a non essere presente. Anche Pep Guardiola, Andrea Pirlo e Roberto Baggio sono state le grandi assenze notate. Ma Totti ha tenuto a precisare che al suo ritorno il suo primo pensiero sarà quello di sentirsi in forma privata con la famiglia. Segno che lui per primo teneva a dare l’ultimo saluto al suo Carletto.