A 22 anni dall’attentato che ha demolito le Torri Gemelle e con esse l’inviolabilità degli Stati Uniti, cambiando per sempre non solo lo skyline di New York ma il mondo, sono state finalmente identificate altre due delle migliaia di vittime tra passeggeri degli aerei e persone presenti nelle Torri
Per una generazione intera lo skyline della Grande Mela manca naturalmente di due elementi verticali che invece per almeno altre due generazioni sono sempre state lì: le torri del World Trade Center, chiamato genericamente Twin Tower perché composto proprio da due torri identiche e ravvicinate.
L’11 settembre del 2001 tutto il mondo si è fermato e tutti i canali hanno iniziato a trasmettere le prime immagini delle Torri piene di fumo e che lentamente venivano giù in una nuvola di polvere e morti. L’attentato alle Torri Gemelle ha segnato la storia degli Stati Uniti al punto tale che uno degli scrittori americani più famosi, Don de Lillo, ha dedicato proprio a una delle foto scattate per caso alle Torri un libro toccante: The Falling Man. Ma oltre alla letteratura c’è ovviamente la realtà e la realtà è che di tutte le vittime che sono state recuperate alcune sono ancora senza nome. Tante. Troppe. Ma oggi almeno due hanno un volto e qualcuno che le piange.
Mancano all’appello ancora i nomi di oltre 1.100 vittime tra quanti hanno perso la vita nell’attentato che ha distrutto il cuore di New York e mostrato all’Occidente dove può arrivare la follia umana. Ma proprio alla vigilia dell’anniversario di questo evento che ha cambiato non solo le regole con cui ci si comporta in aeroporto ma la vita di tanti arrivano informazioni ufficiali che mettono la parola fine al dramma di altre due famiglie. Perché sono state identificate le vittime numero 1648 e 1649.
Si tratta di un uomo e di una donna identificati grazie ai test del DNA e di cui le autorità incaricate di questo lavoro che dura ormai da 20 anni non hanno voluto divulgare i nomi. Ma accanto a chi ha perso la vita, andando a lavorare, a fare una consegna, magari solo a scattare una foto, ci sono anche altri nomi di altre vittime che non vanno dimenticate. E sul memoriale del World Trade Center i vigili del fuoco hanno aggiunto purtroppo altri nomi.
I coraggiosi membri del corpo dei vigili del fuoco, i paramedici e gli agenti di polizia che si sono lanciati all’interno delle Torri Gemelle per cercare di portare in salvo quante più persone possibile hanno tutti anche loro un nome e un cognome e purtroppo anche molti dei loro nomi e dei loro cognomi figurano tra le vittime dell’attentato. Questo perché molti si sono trovati intrappolati tra le macerie mentre cercavano di far uscire le persone dalle Torri oppure mentre cercavano di allontanare quanti in preda al panico non sapevano dove andare, mentre dall’alto pioveva acciaio bollente e fumo.
E purtroppo oltre alle vittime del momento, il corpo dei pompieri ha dovuto aggiungere altri 43 nomi sul Memorial Wall di Ground Zero per tutti i colleghi che a seguito del lavoro svolto in totale emergenza quell’11 settembre hanno contratto malattie che li hanno poi portati alla morte. In totale i fumi tossici hanno allungato a 331 la lista dei nomi dei vigili del fuoco che hanno perso la vita quel giorno e nei giorni a seguire.
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