Gli addetti municipali del servizio giardini hanno segnalato la presenza del corpo ai carabinieri che ora hanno aperto un’indagine
Il fitto mistero che avvolge il corpo ritrovato lunedì 25 settembre, lascia intendere che non saranno indagini né brevi né agevoli per i militari. Torna a tingersi di giallo la periferia romana, nella sua più tradizionale declinazione, in una delle sue migliaia di aree verdi presenti; le stesse dove si passeggia col cane, i bambini giocano con la compagnia, e gli adulti le attraversano in una sessione domenicale di jogging.
Semmai si possa attribuire una reputazione, negli ultimi anni, alcuni giardini pubblici della città hanno rappresentato i luoghi prediletti di subdole e palesi violenze: stupri, atti di bullismo, aggressioni varie. E talvolta sotto gli occhi indifferenti degli altri passeggiatori. Principe – forse – di tutti i fatti di cronaca (nera) che ha avuto luogo in un giardino pubblico è l’uccisione di Fabrizio Piscitelli, il “Diabolik” ultrà della Lazio, freddato con un colpo alla testa il 7 agosto 2019 da un killer travestito da runner, mentre sostava ad una panchina del Parco degli Acquedotti.
Di fatto, molte aree verdi della Capitale sono sottoposte ad un apparente processo irreversibile di degrado, accelerato dalla mancanza di manutenzione e di decoro, dal vandalismo, dall’incuria. Tutte condizioni che ben presto richiamano situazioni di spaccio della droga, oppure di trasformazione in tremendi dormitori all’aperto. Comunque, segue le indicazioni letterarie per l’esordio di un racconto poliziesco, ciò che è successo nel pomeriggio di lunedì 25 settembre.
Si tratta delle ore in cui stavano entrando in attività gli addetti del servizio giardini del Municipio presso l’area verde in via Carcaricola, a Tor Vergata, quando, ad un certo punto, la macabra scoperta: il cadavere di un uomo, oltretutto in avanzato stato di decomposizione, riverso a terra. I lavoratori hanno allertato immediatamente i carabinieri della stazione di Tor Vergata, che sono poi giunti sul posto. I militari sono rapidamente risaliti all’identità della vittima.
Il corpo appartiene ad un uomo di nazionalità romena, 39 anni. Era ospitato in un centro accoglienza notturno situato nella zona. Una prima ispezione da parte del medico legale non ha fatto emergere segni di violenza. Si avanza l’ipotesi, dunque, di una morte naturale, ma sarà l’autopsia disposta dal giudice a chiarire le dinamiche della morte. Le cause del decesso e la presenza dell’uomo in quel giardino sono tuttora oggetto dell’inchiesta avviata dall’Arma.
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