Scontrini alle stelle e consumatori che si lamentano. Il rincaro dei prezzi con l’inizio dell’estate va fuori controllo, ma non tutti si lamentano.
La situazione dei prezzi oramai è oggettivamente fuori controllo e, finalmente, i social diventano un veicolo per raccontare quanto marcio c’è nel mondo di una ristorazione che si approfitta della situazione turistica per aumentare i prezzi e speculare. Questo sta succedendo in molte località d’Italia, soprattutto di mare, dove nell’arco di una notte ci si ritrova bar, ristoranti e altre attività che aumentano i prezzi quel poco che basta per guadagnarci ulteriormente. Tante le lamentele, forse troppe, al punto che qualcuno si è posto in un’altra posizione.
Infatti arriva un video su Instagram che racconta una versione diversa, dove il punto di vista non è solo nel ristoratore ma anche nel cliente e la scelta che fa. Sì, perché “dall’altro ci siamo noi che sappiamo leggere i menù e scegliere i posti“. Così racconta con un post il giornalista Gabriele Parpiglia, pubblicando un video mentre commenta uno scontrino di una cena venuta a costare quanto lui si aspettava, data la lettura precedente del menù.
Un punto di vista della ristorazione
Nel video racconta come la cena che ha voluto offrire lui non è stata inaspettata, sapevano bene quali fossero i prezzi di quell’attività, ma hanno comunque scelto di cenare con i loro prodotti. Quindi, in termini semplici, non bisognerebbe lamentarsi se ci si rende conto dove stiamo andando a mangiare, ma non solo una lettura veloce al menù, ma anche l’ambiente. Scrive, in maniera ironica “se vai da cracco o a Portofino e ti lamenti dei prezzi, scegli altro“.
Sicuramente questa è stato un’interessante nuovo punto di vista, all’interno di un social che sta mostrando tanti clienti abbattuti dai costi di queste attività. Controllare il menù ed essere coscienti di dove si è serve a farci rendere conto verso che tipo di spesa stiamo andando, ma, allo stesso modo, non bisogna perdere il focus di attenzione verso un mondo della ristorazione che con l’inflazione (ora anche in calo), gioca, aumentando i prezzi senza un senso logico se non di guadagno. Riprendendo un detto della nonna “la verità è nel mezzo“.