Paesaggi rurali, aria pura, animali liberi e natura selvaggia sono ciò che caratterizza questo luogo a pochi chilometri dalla Capitale: ecco dove si trova e come raggiungerlo.
Dove fare un picnic nella natura: la meta fuori porta
Se le bellezze di Roma sono decantate in tutto il mondo, è anche vero che la Capitale non è la sola attrazione del territorio laziale. Per quanto la città capitolina faccia convergere tutto il turismo sul suo suolo, è altrettanto vero che basta allontanarsi di qualche chilometro per scoprire che tutta la Regione offre dei paesaggi e dei posti davvero incantevoli. Un esempio su tutti sono le bellezze naturali che danno l’impressione di essere immersi in luoghi remoti e selvaggi, piuttosto che a distanza così ravvicinata ad una città metropolitana. Tra questi troviamo il Parco regionale di Veio, una grande distesa verde che abbraccia almeno nove comuni romani.
Grande quasi 15 mila ettari, è il quarto parco più grande della Regione Lazio. Sebbene nel corso degli anni l’azione urbanistica dell’uomo abbia tentato di minare la purezza del luogo, il suo bacino verde è ancora tutelato e rappresenta meta principale di esplorazione per gli amanti della natura. Flora, fauna, vegetazione, allevamenti allo stato brado e panorami suggestivi lo classificano tra i parchi più belli, anche se non è molto rinomato se non tra i suoi frequentatori o gli abitanti del luogo.
Uno dei comuni che fanno parte della sua cintura è quello di Formello. All’interno dell’area protetta del Parco di Veio troviamo un’altra perla, la Valle del Sorbo, le cui acque del Fosso della Mola attraversano la zona trasformandola nella meta più esplorata. La Valle del Sorbo si estende dal comune di Campagnano al comune di Formello, ed è in questo tratto che si trova il luogo ideale per fare una scampagnata e che vi darà l’impressione di essere in Trentino Alto Adige: la Mola di Formello. Vediamo nel dettaglio cosa vedere in questo luogo e perché è molto noto.
Mola di Formello: l’incanto a pochi chilometri da Roma
Per quanto possa sembrare arduo raggiungere questo luogo, in realtà è piuttosto semplice. Basterà impostare come strada principale via del Sorbo e i parcheggi indicati permetteranno di sostare l’auto e continuare il percorso a piedi. Vale la pena, infatti, esplorare questo posto con una piccola escursione. Questa sarà facilitata dal sentiero tracciato che aiuterà a trovare la strada. Ad un certo punto del percorso si noterà una grande vallata i cui alberi sono attraversati dal torrente Cremera, anche se la vera sorpresa viene proseguendo. Poco più avanti, infatti, ci si ritroverà davanti alla grande cascata della Mola di Formello.
Come si può ben intuire, la Mola di Formello è una delle zone più visitate della Valle del Sorbo, anche se il santuario della Madonna del Sorbo rappresenta un’altra tappa ambita. Tutto il percorso tracciato punta infatti a vagare in questa grande valle districandosi tra vegetazione, animali lasciati liberi e possibilità di poter godere di aree libere dove poter fare picnic e sedersi in mezzo alla natura. Le aree non sono attrezzate in tal senso, ma se si vuole vivere lo spirito dell’avventura basta godersi la passeggiata e la perlustrazione del luogo. Questa cascata che cade a picco, incastonata tra gli alberi e piante che ricadono sul corso d’acqua, offre uno scorcio davvero particolare. Sembra quasi di essere in un’altra dimensione piuttosto che nel cerchio della città di Roma.
Tra le particolarità della Valle del Sorbo, e di conseguenza della Mola di Formello, ci sono gli animali. Questi, infatti, sono allevati in maniera selvatica e può capitare che durante il percorso si possano incontrare mucche, cavalli e cinghiali. Per questo motivo è infatti tutelata come Sito di interesse Comunitario. Dunque, è importante che la conoscenza di questi luoghi arricchisca la nostra sete di avventura, soprattutto per ciò che concerne la natura, ma è altrettanto fondamentale che questi posti vengano rispettati e tutelati. Nello specifico ciò che circonda la Mola di Formello sembra essere quasi in uno stato di decadenza. Così come non interferire con la flora e la fauna attraverso rifiuti e turismo selvaggio può aiutare questo luogo a rimanere integro nella sua bellezza.