Grande spavento a San Felice Circeo, dove un gruppo di ragazzini ha cominciato a sparare da un’automobile in corsa, non terminano gli episodi delle baby-gang
Momenti di tensione e paura stanotte a San Felice Circeo, comune nel basso Lazio, dove in un’auto, un gruppetto formato da 5 ragazzi, armati di carabina ad aria compressa hanno cominciato a sparare sulla gente che era ancora in strada ad altezza d’uomo.
Ancora sgomento, per questo ennesimo episodio di baby-gang, sempre più diffuso in Italia. Dopo circa un’ora, questi ragazzi, sono poi stati fermati dalle forze dell’ordine, allertate dalla popolazione.
Due gli arrestati per l’episodio
La carabina ad aria compressa, che avevano questi teppisti, era riempita con proiettili a palline. All’improvviso, è arrivata questa sparatoria, che ha ferito leggermente due persone ed una guardia giurata, che era sul luogo in servizio. Le persone colpite, avranno dai 7 ai 10 giorni di prognosi.
Un’ennesima tragedia sfiorata, causata da ragazzi che volevano solamente (secondo loro) divertirsi, infierendo su persone che erano tranquillamente in strada.
I ragazzi erano annoiati?
Forse questi ragazzi, non sapevano come passare la serata? Ed ecco, che entrano in un’automobile, prendono una carabina e vanno a divertirsi tentando di centrare le persone che sono per le vie di San Felice Circeo. Meno male che si è evitato il peggio. E pensare che due di loro, del gruppo dei ragazzi erano maggiorenni, uno 21 anni, l’altro 18. I minorenni, sono stati denunciati a piede libero.
Uno dei ragazzi, che erano in auto, è riuscito a scappare e la polizia è ancora sulle sue tracce. Secondo le testimonianze, obiettivo di questi ragazzi era “chi colpiva più persone”, forse una scommessa da pagare, chissà.
Intanto i casi in Italia di questi ragazzi, che tentano di trovare divertimento colpendo crudelmente le persone, non terminano. Una specie di tiro a segno.
Dopo un’ora, le forze dell’ordine hanno fermato l’auto e bloccato i ragazzi, e all‘interno dell’auto oltre che all’arma, anche grammi di droga.
Intanto le persone colpite avranno prognosi dai 7 ai 10 giorni. I ragazzi sono incriminati per “violenza e lesioni aggravate ad incaricato di un pubblico servizio” e “lesioni aggravate da motivi abietti e futili mediante l’utilizzo di armi”.