Arrivano i nuovi Reddito per l’Infanzia e l’Assegno di Gioventù 2023-2024, vediamo quali requisiti avere per poterne beneficiare.
Confermata la nuova proposta di legge promossa dal partito Fratelli d’Italia per il 2023 e il 2024, per sostenere la natalità, in picchiata sul nostro territorio, e l’occupazione femminile italiana. Tra le misure da tenere d’occhio troviamo il Reddito d’infanzia e l’Assegno di gioventù. Due preziosi incentivi per aiutare tutte le famiglie, ma che lasciano dei dubbi: dove trovare i soldi.
La proposta di legge fornita dal partito della Premier Giorgia Meloni durante la scorsa primavera ora si concretizza nella Manovra 2024. L’obiettivo è quello di incentivare la natalità italiana, in netto calo negli ultimi anni, come del resto in tutta Europa, rivoluzionare il walfare, dare supporto alla genitorialità e premere sull’occupazione femminile.
Il Governo Meloni punta, dunque, a contrastare il declino demografico in Italia, un declino dettato da diversi fattori: le esigenze dei giovani, focalizzate meno sulla famiglia e più sul lavoro e sullo svago, gli stipendi bassi che non permettono di fare programmi concreti, i numerosi problemi del paese che distolgono l’attenzione dalla famiglia. Senza contare il futuro incerto, dalla crisi economica a quella lavorativa, fino ai cambiamenti climatici.
Insomma, l’Italia è un paese che ormai non fornisce garanzie, il cui benessere generale scivola di anno in anno nella parte più bassa della classifica europea. La proposta di Fratelli d’Italia prevede misure che puntano a migliorare l’assistenza finanziaria delle famiglie, a cominciare da un supporto nell’iscrizione dei bambini all’asilo nido.
In cosa consiste il Reddito d’infanzia? Si tratta di un incentivo destinato a tutte le famiglie con reddito inferiore ai 90 mila euro. Il reddito prevede il pagamento di 400 euro al mese, per i primi sei anni di ogni figlio a carico, con l’opportunità di cumularlo all’Assegno unico, destinato ai figli neonati, fino al compimento del 21esimo anno.
La somma concessa dal Reddito d’infanzia aumenta se, in famiglia, sono presenti bambini disabili o genitori single. L’Assegno di gioventù, invece, viene concesso per ogni figlio a partire dai 7 anni, fino al compimento dei 25 anni, e ammonta a 250 euro al mese. Per l’erogazione dell’assegno, il figlio deve risultare iscritto alla scuola superiore e all’università. Anche questo viene assegnato a famiglie con reddito inferiore ai 90 mila euro.
L’obiettivo è quello di sostenere l’istruzione giovanile, aiutando le famiglie a mandare i figli a scuola. Naturalmente, questi sono gli obiettivi sulla carta della Manovra 2023 – 2024, il problema principale è rappresentato dal costo effettivo delle risorse. Il Governo dovrà trovare, nel giro di poche settimane, le fonti di finanziamento necessarie per erogare gli incentivi.
Nella Manovra attuata dal Governo, però, figurano altri temi legati alle famiglie, come l’occupazione femminile e la genitorialità. Tra le spese previste, oltre agli asili nido gratuiti, gli incentivi scolastici e al miglioramento dei mezzi di trasporto, sono incluse anche le spese per le terapie post partum e agevolazioni fiscali per l’assunzione di ragazze e neomamme.
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