Cittadini preoccupati dei concerti estivi fanno ricorso contro il rumore e il tribunale dà loro ragione. Il festival dovrà spegnere tutto a mezzanotte
Chi si trova a vivere in località che in estate diventano luoghi molto frequentati e palcoscenici di eccezione per eventi culturali di ogni tipo si trova a volte a dover sopportare non solo la presenza di molte più persone di quante solitamente ce ne siano ma anche un livello di inquinamento acustico e ambientale superiore. Per evitare che però rumore e sporcizia diventino incontrollabili e arrechino danni ai cittadini esistono una serie di norme che chi organizza gli eventi deve rispettare e che devono anche essere oggetto di controllo da parte degli organi locali.
A giudicare da quello che i cittadini di un popoloso quartiere di Roma si sono trovati a dover fare, ovvero fare ricorso al giudice, alcune volte le regole non vengono rispettate e a quanto pare non vengono neanche fatte rispettare. La vicenda giudiziaria è solo all’inizio ma, in attesa della nuova udienza fissata per i primi giorni di settembre, il tribunale ha per ora stabilito, riprendendo anche una prescrizione degli anni precedenti, un limite alla mezzanotte per la musica fino al 26 agosto e poi un ulteriore limite a partire dalla settimana successiva.
Realizzare concerti è di certo un modo per dare a cittadini e turisti modo di vivere la città di Roma in un modo diverso dal solito ma la musica a tutto volume può disturbare chi vive nei pressi delle aree scelte come luogo per i concerti. È per questo motivo che esistono una serie di norme che regolano proprio l’organizzazione dei concerti e degli eventi, per permettere che si svolgano ma impedendo che si trasformino in un incubo. Soprattutto perché, come nel caso dei concerti organizzati a Parco Schuster da ASD Lab si tratta di una serie di eventi estivi iniziati lo scorso 21 giugno e con un calendario fitto fino al prossimo 15 settembre.
Contro il rumore eccessivo alcuni gruppi di condomini di Via Ostiense hanno però deciso di non aspettare e si sono rivolti al tribunale in base a quanto stabilito dall’articolo 700 del Codice Civile che riguarda proprio i rumori molesti. Come accennato, si tratta questo di un primo passaggio di una vicenda giudiziaria che probabilmente proseguirà a lungo, almeno fino al prossimo 8 settembre quando ci sarà l’udienza in cui il giudice incaricato ascolterà la controparte, ma nel frattempo è stato stabilito il limite temporale per il rumore. Un limite che fino al prossimo 26 agosto è fissato alle 24 ma che invece viene spostato alle ore 23 a partire dalla settimana successiva.
L’inquinamento dovuto al rumore e i suoi effetti sulla salute sono ancora poco indagati ma i risultati dei primi studi confermano che dormire male, a causa del rumore, può avere effetti a lungo termine anche sulla vita da svegli. E per quello che riguarda la vicenda di Via Ostiense vale la pena ricordare che il consiglio comunale di Roma nel 2019 ha provato un regolamento al cui articolo 33 si parla proprio dei limiti di emissione sonora per alcune fasce temporali precise. Da ricordare inoltre che gli stessi giudici, a seguito di due interventi di controllo di ARPA Lazio avvenuti a settembre del 2022, avevano già inviato una nota a novembre proprio in occasione di altri eventi dello stesso tipo dei concerti estivi oggetto ora del provvedimento.
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