Attraverso un post sul suo profilo Facebook, parla la sorella di Giulia Tramontano, la ragazza ammazzata a Milano il 27 maggio dal fidanzato Alessandro Impagnatiello
In questi giorni, sta facendo il giro di tg e servizi nazionali, oltre che nei web, la foto, tra Giulia Tramontano ed Alessandro Impagnatiello, che sembrano abbracciarsi. Potrebbe essere l’ultimo incontro, prima che l’uomo, poi compisse il tragico femminicidio.
Giulia, era incinta di 7 mesi e già altre volte, il compagno Alessandro, provò ad ucciderla, con sostanze velenose per topi. Questa telecamera a Senago, il paese in provincia di Milano, incastra Alessandro. E qui, interviene la sorella, Chiara, attraverso il profilo di Facebook.
Lo sfogo di Chiara Tramontano
Prima del tremendo assassinio, con 37 coltellate, Giulia Tramontano, si vide con l’amante di Alessandro Impagnatiello, per un confronto, per sapere avere dei chiarimenti, ed insieme alla 23enne doveva andare anche il barman. Che non si presentò.
Nell’ultimo scatto, si nota una Giulia che non più sentimenti, non prova emozioni, quelle braccia lungo il corpo che non mostrano alcun segno di affetto.
E da qui, Chiara, sul social di Facebook, ha scritto una dura lettera:
“Ho sempre rifiutato di rilasciare interviste o messaggi di ricordo di mia sorella. C’è una cosa che non tollero. è una cosa che non tollero: sentirvi dire che l’ultimo abbraccio di Giulia con l’amante del suo compagno sia un lume di solidarietà in questa storia buia”.
Poi continua: “Mia sorella si è avvicinata al suo interlocutore con le braccia cadenti lungo il corpo. Viene avvolta da un abbraccio che NON ricambia. Giulia non abbraccia la donna che si è intrufolata in casa sua ricoprendo il ruolo dell’amante. E ciascuno di noi avrebbe fatto la stessa cosa. La verità è che si sta cercando una morale inesistente nella tragedia che ha sconvolto le nostre vite. La solidarietà è altro, ha diverse tempistiche ed é mossa dal bene”.
Il messaggio poi termina con una voglia di vendetta e di giustizia da parte di Chiara: “Non ti ha salvato l’amore e la solidarietà, ma le mie unghie difenderanno il tuo ricordo per sempre”.
Intanto, le indagini, che durano da quasi 4 mesi, stanno per terminare, per incastrare definitivamente Alessandro Impagnatiello.