Tavoli e sedie lanciate, inseguimenti e agguati: così alcuni gruppi di ragazzi si sono affrontati per le vie di Corso Trieste durante lo scorso weekend
Ancora allarme giovani nell’ultimo weekend della Capitale. No, non si tratta del periodico bilancio di incidenti stradali dopo una serata con annesso consumo di alcol e stupefacenti, bensì di una delle varianti sul complicato tema dell’allarme giovani. Declinato sotto varie forme di cronaca, con un particolare accento sul ruolo dei minori, si sta configurando in un’emergenza che è parte di una più ampia compagine nazionale.
Soltanto pochi giorni fa, un ragazzo minorenne è stato accerchiato e aggredito violentemente da un branco di altrettanti minorenni. Violenza finalizzata alla violenza; niente intimidazioni a scopo di rapina. Quasi trenta giorni di prognosi, al pronto soccorso del San Camillo, e ora le forze dell’ordine sono in cerca del gruppo di aggressori. Ma è ancora una volta il weekend a fare da cornice agli atti di barbarie che si sono consumati nel pieno del quartiere Trieste.
Movida, scontro tra gruppi di giovani fuori da un locale del quartiere Trieste: un ferito
Nella notte tra sabato e domenica, ha avuto luogo l'”altra” movida, tra i luoghi della cosiddetta “Roma bene“. Tutto è avvenuto nelle strade adiacenti a Corso Trieste. I soliti branchi, le solite comitive che si danno più o meno appuntamento e si confronta; e si scontrano, per meglio dire, per lo più per futili motivi. E a quanto pare, dato che le dinamiche dei fatti accaduti non sono affatto chiare, le banali motivazioni sembrano sussistere anche in questo ennesimo caso.
È dunque scoppiato un violento parapiglia, vengono lanciati tavoli e sedie appartenenti ad un locale. La notte si conclude con il ferimento di un ragazzo di 19 anni, colpito alla teste e alle spalle da uno degli oggetti in aria. Il colpo lo ha tramortito fino alla perdita temporanea dei sensi. Soccorso da amici e dal personale del 118, il giovane è stato trasportato all’ospedale Umberto I, e lì, dopo aver ripreso conoscenza, è interrogato dalla Polizia di Stato.
Ha raccontato dell’oggetto che lo ha colpito, ma di non aver visto chi glielo ha scagliato contro, ma ha indicato il luogo dove è iniziata la maxi rissa, in via Ufente, dove sono così iniziate le indagini. Inoltre, è emerso che sono state due le comitive a scontrarsi. Il motivo? Un ragazzo ha iniziato a infastidire tre ragazze dentro il locale; dopodiché sono intervenuti i compagni scaldando ulteriormente gli animi, e infine, una volta spinti fuori dal locale dai buttafuori, ha avuto inizio la rissa.