La squadra della staffetta maschile italiana porta a casa un’altra medaglia molto importante e molto pesante ai Mondiali di Atletica in corso a Budapest: Jacobs, Patta, Tortu e Rigali entrano nella storia e bissano l’argento di Helsinki ’83
I Mondiali di Atletica leggera in corso a Budapest si stanno rivelando positivi per le squadre italiane. Il risultato globale porta l’Italia al tredicesimo posto nel medagliere mondiale con quattro successi di cui una medaglia d’oro, due medaglie d’argento e una medaglia di bronzo. E una di queste medaglie è proprio l’argento che la squadra composta da Roberto Rigali, Marcell Jacobs, Lorenzo Patta e Filippo Tortu si sono conquistati alle spalle della squadra americana che ha vinto l’oro con 37,38.
Di certo si tratta di un altro successo dopo quello, con medaglia d’oro, dell’ultima volta che Jacobs, Tortu e Patta hanno corso insieme alle Olimpiadi di Tokyo. Una soddisfazione enorme non solo per Jacobs, che così allontana anche le critiche dopo la performance nei 100 metri, ma anche per la “matricola” Roberto Rigali.
Hanno messo le ali ai piedi e anche se non c’è stato modo di raggiungere le schegge americane la squadra Rigali, Jacobs, Patta e Tortu si è conquistata un argento di tutto rispetto. I quattro atleti hanno dimostrato di possedere sangue freddo e tanta forza e sono riusciti nell’impresa di rimanere incollati agli americani che hanno vinto solo di una manciata di centesimi. Questa staffetta è particolarmente importante soprattutto per Marcel Jacobs che invece non era riuscito a brillare nei 100 metri. Ma ovviamente si tratta di una vittoria corale.
Una vittoria che si aggiunge a un’altra prestazione molto interessante da parte delle ragazze. La staffetta femminile 4 x 100 m non è riuscita ad agguantare nessuna medaglia ma anche con il quarto posto si tratta di un risultato enorme. Finora infatti la squadra femminile si era sempre piazzata al massimo al settimo posto. Grande la gioia dei quattro atleti.
Intervistati dopo l’impresa i quattro staffettisti hanno espresso tutta la loro gioia, sottolineando però soprattutto come si tratti di una vittoria di un gruppo. Jacobs sottolinea infatti “siamo un gruppo super unito, ci fidiamo ciecamente l’uno dell’altro e ci siamo divertiti per andare a prenderci questo podio mondiale“. Mentre Lorenzo Patta chiarisce “non siamo una squadra, siamo fratelli“. E ovviamente la soddisfazione di Tortu che ricorda però che nella staffetta “non esiste il riscatto personale. Quando si corre per la staffetta non ci si ricorda neanche di aver fatto la gara individuale ma si corre solo per gli altri“. Da ultimo Rigali, quella che tanti hanno definito la matricola della staffetta che ha ringraziato chi ha creduto in lui.
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