Esistono delle regole in Italia, riguardanti il lavoro per i minori che non comprendono solo l’età: quali sono nel dettaglio.
Quando si può iniziare a lavorare in Italia
Tanti, soprattutto tra i giovani, si saranno chiesti a che età si può iniziare a lavorare nel nostro Paese. A stabilire l’età minima per entrare nel mondo del lavoro è la legge che ha regolamentato in modo specifico la questione.
In molti pensano che per intraprendere una carriera lavorativa si debba obbligatoriamente raggiungere la maggiore età, ma in realtà non è proprio così, la legge prevede diverse situazioni con delle specifiche differenze.
Lavoro in Italia, a che età si può iniziare: le norme previste dalla legge
Per iniziare a lavorare in Italia è necessario aver raggiunto l’età di 16 anni ed aver completato la scuola dell’obbligo, ossia i 10 anni di istruzioni previsti dalla legge che vanno, appunto, dai 6 ai 16 anni. Se si tratta, però, di attività culturali, artistici o pubblicitarie o nello spettacolo non esistono alcuni limiti di età, ma è necessaria l’autorizzazione dei genitori. Importante, però, che non si tratti di attività che possono compromettere la sicurezza o l’integrità psico-fisica del minore.
La legge prevede, però, delle regole per i lavoratori minorenni che hanno compiuto i 16 anni ed hanno completato la scuola dell’obbligo. Questi hanno diritto allo stesso salario previsto per i maggiorenni, due giorni di riposo alla settimana, un periodo di ferie retribuito ed un massimo di ore settimanali fissato a 40. Inoltre non è consentito il lavoro durante le ore notturne per i minori, salvo comprovate esigenze temporanee per l’azienda.
Non possono essere svolti tutti i lavori. Sono esclusi, difatti, tutti quelli che possono compromettere l’integrità psico-fisica del minore o che possano impedire la formazione didattica.
Consentita per i minori di 15 anni, invece, l’alternanza scuola lavoro che permette all’adolescente di frequentare la scuola lavorando nel frattempo. Questo avviene sotto la tutela dell’istituto o attraverso un contratto di apprendistato.
Compiuti i 18 anni, alcuni dei limiti appena descritti vengono meno e si può lavorare seguendo le regole previste per tutti i lavoratori senza prescrizione per quanto riguarda le tipologie della mansione sia per gli orari.