L’uomo è stato denunciato e le indagini sono ancora in corso. La vicenda della 13enne è un fatto di cronaca che ha scosso la Capitale.
È una vicenda piuttosto singolare. E senza dubbio raccapricciante. Una 14enne è stata trovata in stato di gravidanza di quasi otto mesi dai medici, senza che nessuno, neanche lei stessa – a quanto asserisce – se ne fosse accorta in precedenza. Gli abiti larghi possono aiutare. Tuttavia la trasformazione del corpo di una donna, seppur così giovane – in stato interessante, è difficile da nascondere. Eppure pare che la vicenda sia andata così. I medici invece alla prima occhiata, confermata poi dall’ecografia, si sono resi conto che l’adolescente era incinta.
A quanto pare un amico di famiglia aveva abusato di lei quando aveva solo 13 anni. L’uomo, di 30 anni, frequentava la casa anche perché faceva da baby sitter al figlio piccolo mentre i genitori erano al lavoro. Ovviamente le identità delle persone coinvolte è coperta dal vincolo della privacy. Tutela fondamentale specialmente nei casi di abusi sessuali, che più di altri suscitano emozioni ‘a caldo’ nell’opinione pubblica. E che allo stesso tempo possono scatenare rappresaglie prima ancora che sia accertata la verità dei fatti.
Tutta la storia è emersa quando la giovane è stata portata dai medici lamentando dei forti dolori addominali. Coloro che l’hanno visitata già alla prima occhiata si eran accorti che la 14enne era in stato interessante. Supposizione fondata che è stata confermata dall’ecografia. Ben 31 settimane. Un altro mese e la 14enne avrebbe partorito senza rendersi conto di essere incinta.
I medici hanno prontamente avvertito la famiglia, in quanto la ragazza è minorenne, che è rimasta scioccata dalla notizia. La ragazza ha prontamente confessato l’accaduto. È stato proprio l’amico di famiglia ad abusare sessualmente di lei. Guadagnandosi la fiducia poco a poco, fino ad arrivare alla vera e propria violenza. Sì, violenza. Perché a 13 anni non si è in grado di intendere e volere per quanto riguarda gli atti sessuali. Dunque è a tutti gli effetti un atto di sopraffazione molto grave.
Il trentenne è in stato di fermo è sotto interrogatorio. Nonostante la gravità dei fatti dobbiamo necessariamente sottolineare che le indagini non sono ancora concluse, e che fino a prova contraria l’uomo potrebbe essere innocente. In questi casi la gogna pubblica arriva prima della sentenza. Se sarà considerato colpevole, o se confesserà l’accaduto, avrà la giusta punizione. I media lo hanno già appellato come mostro.
Purtroppo sono sempre più frequenti i casi di violenza sessuale nei confronti di ragazze giovanissime. In realtà le stime non sono facili da elaborare. I crimini sessuali sono tra quelli che hanno un numero maggiore di dati sommersi, specialmente se l’autore è un membro della famiglia. E nella maggior parte dei casi sono proprio le persone più vicine ad abusare delle giovanissime. Padri, zii ed anche docenti. Le istituzioni scolastiche dovrebbero fare di più per aiutare le adolescenti.
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