Cresce la preoccupazione per i giovani sempre più allo sbando, fermati ora due giovani gemelli per aver aggredito e picchiato ad Anzio un uomo per futilità, ora sono accusati di tentato omicidio.
Negli ultimi anni, l’Italia ha assistito a un aumento preoccupante dei reati commessi da giovani e giovanissimi. Questa tendenza ha sollevato dubbi sulla consapevolezza dei giovani riguardo alle conseguenze legali dei loro comportamenti. Questa nuova giovane generazione sembra essere quasi ignara delle conseguenze dei propri atti. Uno degli aspetti più inquietanti è la frequenza sempre maggiore di episodi di violenza sessuale, spesso accompagnati dalla diffusione online delle violenze stesse.
Tra i casi più scioccanti, ricordiamo quello accaduto nel napoletano, dove due cugine di appena 10 e 12 anni sono state vittime di uno stupro di gruppo e delle terribili ripercussioni della diffusione delle immagini di questo abuso su Internet. Caso simile in Sicilia, dove una giovane ragazza è stata fatta ubriacare per poi violentata da un gruppo di ragazzi, con la diffusione del video dell’aggressione che ha ulteriormente aggravato il trauma della vittima.
Questi comportamenti sembrano essere sempre più comuni, sollevando domande sull’effettiva moralità ed educazione dei giovani. A questi atti si aggiunge ora l’aggressione di un diciannovenne di Anzio ricoverato in ospedale a causa delle gravi lesioni riportate dopo essere stato aggredito da due giovani fratelli gemelli.
Due gemelli fermati, l’accusa è di tentato omicidio
L’aggressione brutale di un diciannovenne ad Anzio, avvenuta in pieno giorno in Piazza Cesare Battisti, è uno dei più recenti esempi del fenomeno della criminalità giovanile. La svolta nelle indagini è arrivata con il fermo di due gemelli ventenni con l’accusa di tentato omicidio. Grazie alle coraggiose testimonianze dei presenti e all’analisi delle telecamere di sorveglianza della zona, è stato possibile individuare i sospetti e procedere con l’arresto. Il diciannovenne è stato brutalmente aggredito nel pomeriggio di domenica 24 settembre. I due fratelli gemelli di appena venti anni ora sono stati arrestati con l’accusa di tentato omicidio.
Dalle testimonianze però sembra essere coinvolto un terzo uomo nella vicenda, di cui ancora non si sa molto. La vittima è ancora ricoverata in ospedale con una prognosi riservata a causa di un trauma cranico e una frattura a una gamba, causati dal pestaggio e dall’investimento del gruppo. Da quanto risulta dai filmati il giovane era alla fermata dell’autobus con un amico e aveva rimproverato il conducente di una Fiat Panda grigia per eccesso di velocità vicino alla fermata. La comitiva ha reagito fermando l’auto, aggredendo il diciannovenne e investendolo quando è salito a bordo della vettura. Durante l’incidente gli agenti hanno trovato un coltello a serramanico chiuso sul luogo dell’aggressione.
Educare alla responsabilità
La vittima non è in fin di vita, ma i due giovani gemelli dovranno rispondere dell’accusa di tentato omicidio. La vicenda ha scosso molto non solo la comunità locale ma anche delle istituzioni che ora si interrogano su come educare i giovani a prevenire ed evitare questi atti di violenza gratuita. Tutto questo rappresenta una conferma di quanto i giovani oggi si ritrovino in una società sempre più complessa e stimolante. Qui diviene fondamentale educare alla responsabilità e alla consapevolezza delle gravi conseguenze che questi comportamenti possono avere. Solo attraverso l’educazione e l’attenzione alla crescita sociale e psicologica dei giovani è possibile evitare che fatti del genere si ripetano con tale frequenza. Educazione che per molti dovrebbe partire proprio dalle scuole, luogo in cui si forma il carattere dei giovani adulti del futuro.