I casi di cronaca che vedono coinvolti i minori in attività di criminalità e delinquenza sono sempre più frequenti. Il nuovo dl vede strette sia per i giovani dai 14 anni che per i genitori: tutti i provvedimenti.
Negli ultimi tempi i casi di disagio, delinquenza e criminalità giovanile sono spesso finiti sulle prime pagine delle cronache, lanciando così l’allarme anche alla politica. E’ proprio in questo senso che nelle prossime ore si muoverà il governo Meloni, il quale ha già reso nota la bozza del decreto atto al contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile.
Il decreto legge vede già molti degli elementi che saranno presi in esame dal vertice di maggioranza, tra questi anche il limite di età dei minori e i provvedimenti che non saranno solo a carico dei giovani ma anche dei genitori. Infatti, molti dei casi che hanno popolato le notizie di questi ultimi tempi hanno riguardato ragazzi al di sotto dei 18 anni. Ma vediamo nel dettaglio la stretta in arrivo in cosa consiste.
Criminalità e disagio giovanile all’esame della maggioranza: il decreto
Anche se le norme volte al contrasto al disagio e alla criminalità minorile sono ormai già sul tavolo del governo, uno dei primi passi per riuscire a raggiungere questo obiettivo è la prevenzione. Per questo motivo la bozza del dl criminalità, riportata dall’Ansa, vede tra i principali provvedimenti lo stanziamento di Fondi di 32 milioni di euro ripartiti in tre anni allo scopo di “potenziare l’organico dei docenti per l’accompagnamento dei progetti pilota del piano ‘Agenda Sud'”.
Infatti, questi soldi andranno principalmente alle scuole del Sud Italia, in cui la carenza di adeguati mezzi volti a combattere questi fenomeni di povertà educativa e disagio giovanile fa salire il Mezzogiorno nelle classifiche delle città con più minori che delinquono. Uno dei principali crucci della parte meridionale d’Italia riguarda proprio la dispersione scolastica, a cui sarà dedicato un Fondo da gennaio del 2024.
I 32 milioni destinati alle scuole del Mezzogiorno verranno ripartiti in una spesa divisa in tre tranche. La prima partirà proprio nel 2023 con 6,4 milioni di euro, mentre l’altra somma di 16 milioni verrà distribuita nel 2024. Infine, l’ultima parte dei fondi ammonterà a 9,6 milioni e sarà elargita per il 2025. Per quanto riguarda i provvedimenti penali, di seguito tutte le misure elencate nella bozza del nuovo decreto legge.
Cosa prevede il decreto contro la criminalità giovanile: i provvedimenti
Sul dl criminalità il governo non ci va leggero. Secondo la bozza del decreto, una volta commesso il reato l’avviso orale di convocazione del minore da parte del questore può avvenire anche nei confronti dei minori di 18 anni. La novità riguarda infatti la soglia di età che si è abbassata a 14 anni.
Se dal quattordicesimo anno di età risulta una condanna nei confronti del soggetto a cui è arrivata la notifica di avviso da parte del questore, anche se non è definitiva, questi può avanzare la proposta di divieto di possesso del telefono cellulare così come l’utilizzo di piattaforme digitali e informatiche. I delitti per cui può scattare questa stretta riguardano quelli contro la persona e il possesso di armi e/o droga.
I minori al di sopra dei 14 anni, una volta sottoposti alla procedura di ammonimento da parte del questore, possono essere convocati insieme ad almeno un genitore o in ogni caso a chi ne esercita la responsabilità genitoriale. In questo caso, viene infatti applicata una sanzione da 200 a mille euro, ma non è tenuto ad assolvere a questo obbligo pecuniario nei casi in cui provi di non aver potuto impedire l’accaduto.
Infine, una delle strette più discusse riguarda l’istruzione obbligatoria per i minori. In questo caso se non si assolve a questo dovere non basta più la multa da 30 euro, ma l’articolo del codice penale che disciplina questa sanzione viene sostituito da un nuovo articolo che invece punisce fino a due anni di carcere i genitori del minore o chiunque ne è incaricato di gestirne l’autorità e la vigilanza.