Il campanello sulla dengue diventa sempre più allarmante. La malattia non endemica in Europa fino a pco tempo fa inizia a diffondersi anche da noi. Gli esperti dicono che è importante riconoscere i sintomi ed attivarsi il prima possibile.
Continuano a salire i casi sospetti, che i medici di famiglia rimandano ad indagini più approfondite. La dengue è una malattia che fino a poco tempo fa non esisteva in Europa. È principalmente diffusa in Asia e sud America. Si deve alzare l’asticella di guardia, ma senza entrare nel panico. La prima cosa importante da sapere della dengue è che non si trasmette da uomo a uomo, anche se l’essere umano è l’ospite prediletto della malattia. Abbiamo passato gli ultimi tre anni a diffidare di qualunque essere umano nel terrore di contrarre il Covid. Ma in questo caso non si tratta di epidemia, né tantomeno di pandemia.
L’unico modo di contrarre la dengue è tramite la puntura di una zanzara infetta, che ha dentro di sé già la malattia. Proprio come la malaria. La zanzara è l’animale che provoca un maggior numero di morti umane ogni anno. È importante riconoscere le cure ed affidarsi a specialisti del settore.
Nel Lazio sono 28 i casi accertati di dengue. Tuttavia agli esperti continuano arrivare segnalazioni sospette da appurare. Finora la dengue non faceva parte del corredo eziologico dei medici di famiglia. Dunque rispetto a determinati sintomi sono piuttosto confusi. La prima cosa che i medici esperti del settore intendono cercare di capire è l’origine del contagio, almeno sui casi accertati. Se i soggetti che hanno contratto la malattia sono stati in Paesi in cui essa è endemica è un conto. La questione rimane circoscritta.
Nel caso in cui invece non ci siano correlazioni con eventuali viaggi allora bisogna iniziare davvero a pensare che la zanzara infetta sia arrivata anche qui. D’altronde il clima è sempre più vicino a quello tropicale, e questo tipo di insetti si adatta piuttosto facilmente.
la dengue è una malattia che non si trasmette da uomo a uomo, quindi niente rischio di una nuova pandemia. Purtroppo una sola puntura di una zanzara infetta può contagiare. I sintomi si dividono tra lievi e gravi. Quelli lievi sono febbre di diversa entità, accompagnata da eruzioni cutanee, dolore nella parte posteriore degli occhi, spossatezza e dolore alle articolazioni. Se compaiono questi sintomi, rivolgersi subito al medico.
Mentre invece la versione grave deve mettere subito in allerta. La febbre può arrivare anche a 40 gradi e dopo tre – quattro giorni dall’infezione compaiono sintomi importanti quali difficoltà respiratoria, vomito e dissenteria persistente. In questo caso non si deve perdere tempo. La dengue prosciuga i liquidi interni, compreso il sangue. Per questo il medico di base deve dirottare immediatamente ai centri che si occupano di malattie tropicali. Non esistono farmaci per la cura, solo riposo e reintegrazione costante di liquidi.
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