Dengue a Roma, un nuovo caso: allerta della Regione Lazio

Scatta l’allarme a Roma: un secondo caso di Dengue è stato dichiarato dall’ASL di Rm2 presso la zona del Circeo. L’individuo fortunatamente è in via di guarigione.

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La causa della Dengue (foto da Canva) – Romatube.it

Dopo il pericolo della vespa Orientalis che ha sconvolto la zona nord-ovest di Roma, c’è un altra minaccia che incombe sulla città eterna. Un primo caso di Dengue si è verificato nei pressi. Oggi, giovedì 24 Agosto, un secondo caso è stato dichiarato dall’ASL Rm2 nelle vicinanze del Circeo. Entrambi i pazienti, fortunatamente, sono in via di guarigione e la malattia non dovrebbe lasciare strascichi.

Ma cos’è la Dengue? Si tratta di una patologia che causa uno stato febbrile acuto. Viene trasmessa dalla punture di zanzare infette del genere Aedes, più conosciute anche con il nome di zanzare tigri. Nella maggior parte dei casi (tra il 50 ed il 70%), gli individui infetti non presentano sintomatologie. Nella restante parte si presentano sintomi come febbre elevata, cefalea, mialgia, nausea ed eruzioni cutanee. Dall’inizio del 2023, sono stati accertati in Italia circa 79 casi di Dengue, nessuno con conseguenze fatali.

Dengue a Roma, un nuovo caso: allerta della Regione Lazio

Con la campanella dell’allarme che continua a suonare, il Ministero della Salute sta monitorando la situazione lungo tutto il suolo italiano. Secondo la regione Lazio, i casi rilevati nel territorio avrebbero una “possibile esposizione autoctona“.

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Sede della Regione Lazio (foto da Facebook)

Inoltre, sono stati avviati tutti i procedimenti per quanto riguarda la disinfestazione delle zone coinvolte, al fine ovviamente di scacciare questo esemplare. Infine, il centro nazionale sangue ha attivato le profilassi per la prevenzione della trasmissione da donazione di emoglobina da donatori potenzialmente viremici ed asintomatici.

La Regione Lazio ha poi diramato un comunicato che afferma quanto segue: “Al fine di ridurre la diffusione della malattia è raccomandato l’isolamento domiciliare fiduciario del caso possibile, probabile o confermato, per sette giorni a partire dall’esordio dei sintomi, nonché l’adozione di misure protettive nei confronti delle punture di insetto per contribuire, in tal modo, a interrompere la trasmissione, secondo quanto riportato nel documento regionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi della Regione Lazio, approvato con la deliberazione di giunta”

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