I diversi punti sviscerati nel Decreto Caivano si focalizzano sulla maggiore accessibilità alle porte del cacere per i minorenni.
I fatti di Caivano hanno sconvolto nuovamente il Paese. A pochi giorni dallo stupro di gruppo avvenuto a Palermo ai danni di una 19enne, un altro orrore. Le vittime sono due cugine, di 11 e 12 anni. Ancora bambine, ma in qualche modo non lo sono più. Dopo la denuncia da parte della famiglia il medico delle autorità di Polizia ha accertato l’abuso sui giovanissimi corpi. Ad essere indagati un gruppo di ragazzi minorenni. Sulla banda di Caivano, nello specifico a Parco verde, teatro di diverse violenze, pesa l’ombra della criminalità organizzata.
Negli ultimi giorni si stanno analizzando i cellulari degli indagati per lo stupro di gruppo, e dei genitori delle due vittime. Il sospetto è che possano essere stati girati dei video per testimoniare la violenza, e che addirittura sarebbero potuti entrare in un circuito di pedopornografia a pagamento.
Il Decreto Caivano, il carcere per i minori
In seguito al decreto Caivano scende a sei anni la pena per procedere con il fermo e l’arresto in flagranza per i maggiori di 14 anni, pur se minorenni. Inoltre il “pericolo di fuga” come aggravante, è stato inserito anche per i minori. Anche i minori tra i 12 e 14 anni di età possono ricevere l’ammonimento da parte del questore. E viene rinforzata la responsabilità genitoriale nei crimini ad opera dei minori. anche solo nel caso di ammonimento da parte del questore, dato che i minori non possono essere perseguiti per alcuni reati, si commina una sanzione dai 200 ai mille euro ai genitori.
A meno che non si riesca a dimostrare che i genitori non avrebbero potuto in alcun modo evitare l’evento criminale. Inoltre, si mette a rischio la potestà genitoriale nel caso in cui il minore sia collegato alla criminalità organizzata, anche se non ha commesso reati in prima persona. Nel caso in cui i cellulari dei minori o dei genitori siano stati oggetto del fatto criminoso, possono essere sottratti agli stessi.
Rieducazione dei minori
Una delle problematiche attuali relative a molti istituti carcerari è che non esistono adeguati programmi di rieducazione e reinserimento nella società. Il decreto Caivano inserisca per i minori la possibilità di convertire la pena del reato in percorsi di rieducazione e lavori socialmente utili, ma solo nel caso in cui la sentenza sia inferiore ai 5 anni di carcere. I lavori socialment utili a titolo gratuito per associazioni no profit possono essere svolti per un periodo che va da un mese a sei mesi. Ed infine, i genitori che non mandano i figli a scuola, nel caso in cui si trovino nell’età della scuola dell’obbligo, rischiano il carcere fino a due anni.