Case popolari, addio nelle zone centrali: via i poveri dal centro di Roma

Da uno dtudio di Osservatorio Casa Roma e in base alle denunce di diversi sindacati degli inquilini c’è qualcosa che non va nelle case popolari che si trovano nelle zone più centrali di Roma

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Case popolari (foto da Canva) – romatube.it

Roma ha un patrimonio di edilizia popolare importante ma si tratta di un patrimonio di edilizia popolare che andrebbe sottoposto a una operazione di ristrutturazione globale. Negli anni le diverse giunte hanno deciso di attuare diverse politiche per quello che riguarda proprio l’edilizia destinata ai cittadini. In particolare si sono registrate diverse ondate di vendite a privati con lo scopo di ridurre il peso della gestione e della manutenzione delle case popolari sulle casse del Comune e allo stesso tempo favorire una riqualificazione autonoma degli ambienti e dei quartieri.

Ma a quanto pare nel grande piano di ristrutturazione che le varie giunte comunali si sono passate l’un l’altra starebbe emergendo una tattica per eliminare tutti gli alloggi popolari dalle zone più centrali. E i dati verrebbero proprio dalle dismissioni ERP visibili sul sito ufficiale del Comune.

Il problema delle case popolari

Quello che è adesso il piano relativo alle vendite degli alloggi popolari è un piano che in realtà è iniziato intorno al 2007, in un momento in cui come spiegato anche da Enrico Puccini di Osservatorio Casa Roma nella conferenza stampa durante la quale ha proprio affrontato il problema dei piani presenti sul sito ufficiale del Comune, si pensava che la questione abitativa fosse risolta. Un momento quindi in cui vendere le case popolari era un modo per avere risorse senza andare ad intaccare la qualità della vita dei cittadini.

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Roma centro (foto da Canva) – romatube.it

Il problema però è che poi da quel 2007 la tendenza si è ribaltata e adesso ci sono diverse migliaia di persone che invece rischiano di non avere più una casa o che ancora non ce l’hanno, proprio perché manca l’edilizia popolare. Ad essere particolarmente penalizzate le case che si trovano nei quartieri più centrali di Roma. All’interno del cosiddetto anello ferroviario. Eliminare quindi gli alloggi e le case popolari nelle aree all’interno dell’anello ferroviario significa eliminare i poveri e le famiglie meno abbienti dal centro di Roma e costringerle a spostarsi. Aumentando il numero di persone senza casa.

Un parco giochi per turisti?

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Palazzo (foto da Canva) – romatube.it

Il centro di Roma che i turisti identificano solitamente con le strade che si trovano tra piazza San Pietro e il Colosseo in realtà viene geograficamente indicato dal cosiddetto anello ferroviario ed è una zona piuttosto ampia anche se comunque centrale. Ma si tratta di un’area densamente abitata e cui sono ovviamente presenti anche molte case popolari. Stando ai piani di vendita, che concentrano molti alloggi pronti per la dismissione proprio all’interno di questa area, si creerebbe quindi una situazione per cui il centro di Roma, dove tra l’altro si concentrano anche molte attività lavorative, si ridurrebbe a una zona off limits per chi ha un reddito basso ma che magari in quelle zone lavora, costringendo le famiglie a trovare alloggi nelle aree più periferiche. Ammesso che ci siano.

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