Da parte del Governo a guida Fratelli d’Italia arriva forse una indicazione su un bonus benzina che potrebbe aiutare a contrastare gli aumenti ingiustificati dei prezzi dell’ultimo periodo. Ma non sarebbe per tutti
Si torna a parlare di bonus benzina
La voce carburanti è una di quelle cui moltissime persone non possono togliere troppo spazio. Andare a lavorare, fare la spesa, portare i figli a scuola o alle attività pomeridiane spesso non può essere fatto se non con una autovettura che consuma carburante. E, complice una certa situazione che si sta venendo a creare di nuovo, la benzina sta ampiamente superando i 2 euro al litro ovunque in tutta Italia.
Si tratta quindi di una situazione che rischia di portare ad una ulteriore contrazione dei consumi, aumenti dei beni a causa dei trasporti e a famiglie sempre più al limite. Una situazione cui il Governo ha intenzione di mettere mano ma, come già visto per altre emergenze affrontate in un modo diverso rispetto ai governi precedenti, a quanto pare il bonus benzina che si sta immaginando sarà diverso da quelli che si sono visti finora. Sia nel valore sia soprattutto nel modo in cui sarà erogato.
Il governo Meloni e il bonus benzina da 80 euro
Uno dei più grandi cambiamenti che il Governo guidato da Giorgia Meloni ha portato ai cittadini italiani è la dismissione in blocco del cosiddetto Reddito di Cittadinanza e la creazione di una card destinata alle fasce meno abbienti, con un limite molto stringente per quello che riguarda l’ISEE, su cui caricare denaro per far fronte alle spese di tutti i giorni. E proprio su questa carta, la famosa carta Dedicata a te, potrebbe confluire anche, se arrivasse, il bonus benzina. Si tratterebbero di ulteriori 80 euro che le famiglie che già ricevono la carta per contrastare la povertà si troverebbero a poter spendere per fare il pieno.
La tabella di marcia per questo ulteriore bonus però è piuttosto lunga e si dovrà aspettare almeno un’altra settimana, queste sono le indiscrezioni. Ma tra le tante indiscrezioni ce ne sono alcune che parlano di un bonus che non verrebbe caricato ogni mese. Da più parti c’è chi per esempio ritira fuori l’idea della accisa mobile, ovvero un sistema per cui le accise sui carburanti diminuiscono all’aumentare del prezzo in modo tale da poterlo tenere più facilmente sotto controllo. Il sistema delle accise mobili viene per esempio caldeggiato anche dal presidente di Faib, l’associazione dei gestori di carburanti dentro Confesercenti Giuseppe Sperduto che fa notare come il bonus benzina voluto dal Governo sia una cosa buona ma si tratta di una “soluzione tampone“. Sul lungo periodo, questo è il ragionamento di Sperduto, sarebbe meglio puntare a qualcosa di più strutturale proprio come l’accisa mobile.