Qualcuno parla di una vera e propria rivoluzione green grazie ai nuovi Bike Box nelle stazioni della metropolitana di Roma. Ecco come usufruirne.
La mobilità urbana è sempre più al centro dell’attenzione nelle grandi città, e Roma non fa eccezione. La congestione del traffico che sembra persistere 24 ore su 24 ha spinto sempre più persone a cercare alternative ai mezzi di trasporto tradizionali. In questa cornice, le biciclette stanno guadagnando sempre più terreno come un’opzione di mobilità ecologica ed alternativa. Per chi però deve fare molta strada c’è la possibilità di usufruire di una strada che potremmo definire ibrida.
Spesso chi usa la bici per spostarsi per la capitale ha anche la necessità di prendere altri mezzi alternativi, come la metro. Ma qui si pone il problema del dove lasciare in maniera custodita e sicura la propria bici. Per risolvere questo problema si è pensato di installare nelle oltre 40 stazioni della metro romana di Bike Box, ovvero dei piccoli garage per mettere in sicurezza la propria bici.
Si tratta di oltre duemila stalli, che con il tempo potrebbero aumentare sempre più. Il Bike Parking esiste da tempo in molte altre capitali europee e di tutto il mondo, ma solo negli ultimi tempi si è iniziato a pensare a questa soluzione anche nella nostra penisola. L’idea è giusta, utile e funzionale, ma come può essere utilizzata dai cittadini?
Bike Box a Roma
Il sistema, chiamato “Bike Parking”, sarà accessibile tramite un’app gratuita omonima. I primi 408 stalli sono stati attivati in 7 stazioni, tra cui Jonio, Eur Magliana, Ponte Mammolo, Laurentina, Anagnina, Arco di Travertino e San Paolo. Entro la fine del 2023, si prevede la realizzazione di altri 253 bike box in ulteriori 11 stazioni, tra cui Battistini, Bologna, Conca d’Oro, Giulio Agricola, Lucio Sestio, Pigneto, Policlinico, Porta Furba, Rebibbia, Subaugusta e Torre Maura. Al momento dell’inaugurazione, giovedì 21 settembre, sono stati aperti i primi 69 stalli.
L’accesso a questo servizio è al momento riservato agli abbonati Metrebus, che possono utilizzarlo tramite un’app dedicata. Gli abbonati Metrebus maggiorenni possono scaricare l’app, registrarsi e monitorare la disponibilità dei posti, prenotare uno stallo e aprire e chiudere il box per prelevare e rilasciare la bicicletta. Per utilizzare il servizio, è necessario essere in possesso di una tessera Metrebus nominativa Roma o Lazio (compresa zona A) con un abbonamento mensile o annuale attivo. La registrazione richiede l’inserimento di informazioni personali, come nome, cognome, indirizzo e-mail, codice fiscale e numero della tessera Metrebus. Una volta completata la registrazione, il servizio è immediatamente disponibile.
Una soluzione ad un grande disagio
Muoversi per le strade di Roma non è affatto semplice. Chi viaggia con i mezzi pubblici ha spesso lamentato il problema della poca sicurezza delle stazioni metropolitane. Ogni giorno spariscono decine e decine di biciclette, mezzo green ed economico, nonché praticissimo, per spostarsi nell’intricata rete urbana della capitale. Eppure qualcuno, dopo una giornata di lavoro, si vedeva derubato del proprio mezzo senza poter fare nulla. Spesso si tratta di bici anche costose, con supporto elettrico. Per tutelare i cittadini che scelgono di utilizzare mezzi alternativi alla classica automobile sono stati installati proprio questi box per mettere in sicurezza la propria bici senza ritrovarsi alcuna sorpresa.
Presentati lo scorso 21 settembre, alla presentazione dei primi bike box, erano presenti il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, l’assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patanè, la presidente del IX Municipio, Titti Di Salvo, il direttore generale di Atac, Alberto Zorzan, e la presidente di Roma Servizi per la Mobilità, Anna Donati. Il sindaco Gualtieri ha sottolineato proprio l’importanza di promuovere l’intermodalità nei trasporti, permettendo ai cittadini di costruire percorsi di spostamento migliori senza la necessità dell’auto. Integrare la mobilità sostenibile con il trasporto pubblico locale, migliorando la qualità dei trasporti nella città sembrano essere il fulcro di questa iniziativa.