Il fenomeno degli scontrini pubblicati sui social accende le polemiche. Anche il proprietario del canale dice la sua al riguardo: ecco cosa ha detto nel video.
Negli ultimi giorni si sta assistendo ad un fenomeno che ha preso piede soprattutto negli ultimi anni post-Covid: la pubblicazione degli scontrini sui social. Molto spesso, infatti, dopo essere stati clienti presso ristoranti, bar o qualunque altro esercizio commerciale a carattere food, è diventata quasi una moda, più che una denuncia, condividere i prezzi dello scontrino. Ciò scatena una contestazione generale, seppure non sempre apprezzata.
E’ il caso del proprietario della pagina Braciami ancora, il quale nell’ultimo video pubblicato sul suo profilo ufficiale su Tik Tok ha rotto gli indugi e si è scagliato contro coloro che pubblicano gli scontrini scatenando polemiche e gogna. Se la stampa e i social tendono ad alimentare questo fenomeno, il fondatore del canale ci va giù pesante. Ecco cosa è successo.
Che questa sia l’estate dei rincari non è certo un segreto. Se questo 2023 si è aperto con il rialzo del carovita, nel corso dei mesi non ha visto nessun miglioramento nel calo dei prezzi ma, al contrario, c’è stata sempre più un’escalation di aumenti. Se nel mirino sono finiti principalmente i prodotti sui banchi di vendita, il settore food e della ristorazione in generale non se la cava meglio.
Dal costo di 2 euro del tramezzino tagliato a metà ai 500 euro di un pasto a base di pesce per quattro persone passando per un piatto di trofie al pesto quasi 20 euro. Sono solo alcuni dei prezzi resi noti sui social dai clienti che alimentano la messa alla berlina nei confronti degli addetti del mondo della ristorazione. Come si può notare su molti di questi scontrini condivisi sul web, in molti casi il costo viene decurtato anche di pochi euro, segno che la contestazione avviene prima di tutto sul posto.
E’ ciò che molti utenti social tendono a far notare quando questa valanga di scontrini non solo viene pubblicata, ma viene anche infangato il nome del ristorante o dell’esercizio commerciale in questione. Ciò ha scatenato un dibattito sull’aumento del costo delle materie prime nel settore alimentare, rendendo inevitabile anche il lievitare dei prezzi delle pietanze.
Di contro, c’è il rovescio della medaglia: ovvero molto spesso anche solo la nomea del posto e del luogo in cui si trovano tendono a far accrescere i prezzi del menù. Per questo, la contestazione del prezzo nei casi in cui sia la cifra sia davvero costosa può essere vista come una denuncia pubblica. Tra le due versioni si insinua quella del fondatore di Braciami ancora, il quale attraverso un video su Tik Tok esprime la sua opinione in maniera molto esplicita.
“Fate ridere, fate pena. Sembrate dei morti di fame sprovveduti”. Sono solo alcune delle parole molto colorite utilizzate da Michele Ruschioni, il proprietario del canale Braciami ancora contro il fenomeno della pubblicazione degli scontrini sui social. Secondo Ruschioni, infatti, pubblicare la foto degli scontrini fa apparire il cliente nelle vesti più spicciole possibili, anziché portarlo dalla parte della ragione.
In alcuni casi, come il caro prezzi degli ultimi mesi sembra testimoniare, il costo degli scontrini potrebbe effettivamente risultare molto eccessivo. Ed è in questo caso che la contestazione può avvenire, paventata anche dallo stesso influencer soprattutto se le cifre sono costose oltre i limiti concorrenziali e di mercato. Ma, come spiega ancora Ruschioni, rendere noto ogni scontrino solo sulla base di un prezzo che è più alto di ciò che ci aspettavamo o non in linea con i nostri standard, è un fenomeno che sta sfuggendo di mano.
“Sembrate dei questorini de sta ceppa” è l’altra espressione molto eloquente con cui il fondatore del canale decide di sensibilizzare gli utenti affinché prima di pubblicare uno scontrino che ci risulta esagerato, basta fare due conti prima di mettere piede in un locale. In conclusione, “prendete la borsa frigo, riempitela di roba comprata al discount e andate a Coccia de Morto (nota spiaggia romana molto popolare, ndr) perché questo vi meritate e non i locali che fanno gli spritz a 7 euro”. In poche ore il video ha fatto il giro del web, rendendo così virale non solo la sua opinione ma anche quella di molti utenti che si dichiarano d’accordo con lui.
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